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DONNE TESSITRICI AMELIA

 

Siamo un laboratorio artigianale tessile interculturale.

Siamo aperte dal gennaio del 2013. Il laboratorio è il risultato di un’azione concreta, voluta e sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Sociali e di Genere del Comune di Amelia a favore dell’integrazione sociale e di formazione.

Il nostro progetto è nato, infatti, grazie all’applicazione di una legge (n.286 del 1998) che promuove iniziative volte a facilitare l’integrazione di genere per le donne straniere.  Promuovere, però, non vuol dire farsi carico a tempo indeterminato dell’esperienza, è un avvio, un aiuto a iniziare.  Riuscire a continuare ad esistere, crescere e trasformarsi dipende dall’impegno e dalla capacità progettuale  che tutto  il gruppo del laboratorio saprà spendere e mettere in campo.

Siamo ospiti in due locali nel centro storico di proprietà della Curia, concessi in comodato d’uso al Comune che ha provveduto, usufruendo del piccolo fondo della L. 286/98, alla loro necessaria ristrutturazione. L’arredamento, il materiale per iniziare a lavorare sono stati il risultato di prestiti, donazioni generose di vari sostenitori dell’iniziativa.

Attualmente, il gruppo stabile delle partecipanti, è costituito da 9 donne provenienti dalla Nigeria (2), Costa d’Avorio (1), Moldavia (1), Ucraina (1), Colombia (1), Marocco (1) Brasile (1), Italia (1) supportate dall’impegno volontario di 2 artigiane e 1 facilitatrice. 

 

Lo spirito con cui è partito il progetto è stato analogo, al mutuo soccorso, all'auto-mutuo aiuto: donne competenti in aiuto a donne alla ricerca di una propria competenza professionale, strumento primo e necessario sulla via dell'emancipazione e indipendenza individuale ed economica.

Inizialmente, il laboratorio, nel suo obiettivo di offerta formativa, ha risentito della natura d’adesione e partecipazione esclusivamente volontaria che, nei tempi lunghi, penalizza pesantemente la continuità e assiduità dell’attività didattica delle formatrici, contemporaneamente costrette a mantenere altri impegni lavorativi necessari al loro sostentamento. Nonostante questo e altri limiti di natura strutturale, il gruppo, ha lavorato molto, producendo articoli accessoriali di qualità, apprezzati in ogni occasione d’esposizione al pubblico.

 

Questa fase, esclusivamente volontaria e solidaristica sta, fisiologicamente, evolvendo nell’intento della nascita e affermazione a diventare un soggetto sociale e giuridico gradualmente autonomo e riconosciuto. 

Il primo passo, formale, importante, in tal senso, è già avvenuto, nel corso del 2013, con l’annessione del Laboratorio all’Associazione di promozione sociale e culturale “Forum Donne Amelia”.

La consapevolezza, avvertita e dichiarata fin dall’inizio, di voler rispondere ai bisogni non solo e unicamente di socializzazione e integrazione ma, voler intraprendere un’esperienza formativa e produttiva nel campo dell’artigianato tessile si è imposta “naturalmente” e “necessariamente” essenzialmente per due motivi: il primo è imputabile al bisogno di voler “fare sul serio”, di credere alla possibilità che, un gruppo di donne, data loro l’opportunità di mettersi insieme, fosse in grado di sviluppare un progetto di lavoro complesso, creativo, significativo e duraturo. L’altro, è da ricercare nelle oggettive e costringenti condizioni sociali in cui versa la maggior parte delle partecipanti che vedono, nello sviluppo e perfezionamento delle loro competenze tecniche artigianali, un’opportunità per affrancarsi dalle attuali condizioni di disoccupazione e/o sottoccupazione precaria con un impegno lavorativo espressivamente più gratificante e in grado di garantire loro autonomia e indipendenza economica.

In soccorso all’esigenza formativa abbiamo avuto la possibilità di partecipare, con il Circolo Legambiente Amerino, come associazione capofila, e all’associazione Forum Donne Amelia come partner, alla domanda del “Bando per la raccolta, selezione e sostegno di proposte per lo sviluppo di progetti di solidarietà e di impegno sociale 2013” del CESVOL che ha visto il progetto arrivare primo nella graduatoria dell’ ambito territoriale ad aprile del 2014. La proposta progettuale mirava al sostegno finanziario per avviare un percorso di formazione, all’apprendimento di tecniche artigianali, tradizionali e innovative, nel campo del tessile e della maglieria, la ricerca delle Scuole, Musei e di singoli artigiani formatori ha privilegiato l’esperienza e il patrimonio artigianale già esistente nel territorio umbro. In particolare I corsi di formazione prescelti e in corso di svolgimento sono: corso base di cucito finalizzato alla riparazione e al riuso sartoriale condotto dal sarto Francesco Trombetti di Narni; corso di tintura a riserva della tecnica del  Batik e Shibori condotto dall’artigiana Eva Basile, Porchiano; corsi di telaio e maglieria presso il Museo della Canapa di S. Anatolia di Narco; corso di filet a modano presso la Scuola di ricamo di S. Feliciano.

       L’espletamento del programma di formazione consentirà, al gruppo delle “donne tessitrici”, di vedere ampliate e perfezionate le loro prestazioni professionali spendibili non solo nella produzione delle proprie creazioni artigianali per il laboratorio ma, soprattutto, trasformandosi, a loro volta, in artigiane “qualificate” e competenti nell’uso e padronanza di varie tecniche di tessitura e maglieria, da poter trasmettere e promuovere, a loro volta, attraverso dei cicli stabili di corsi d’insegnamento ad altre donne del territorio e ipotizzare la progettazione e realizzazione d’interventi didattici nelle scuole mirati alla sensibilizzazione, divulgazione delle ragioni di un necessario cambio di paradigma nella cultura del consumo e nella riappropriazione di abilità  e competenze manuali creative e utili nell’ottica di un più ampio processo di autonomia personale della vita quotidiana ritenute, oggi, erroneamente obsolete.

Attività e collaborazioni esterne.

 

Il Laboratorio, nel corso del suo primo anno d’attività, ha dato più spazio e attenzione alla cura della conoscenza reciproca, alla nascita di uno spirito, identità di gruppo, alla crescita delle competenze tecniche di ciascuna partecipante e alla ricerca di una visione progettuale per il futuro. L’aspetto commerciale e di marketing è, ad oggi, il nostro maggior punto di debolezza.

 

Tuttavia, pur non sconfinando di molto dal nostro territorio, non sono mancate occasioni di partecipazioni a eventi, mostre, mercati, primi tentativi di lavorare e confrontarsi in rete con altre realtà dell’associazionismo, collaborazioni con le scuole elementari. Tra tutte, ne ricordiamo alcune:

 

8-9 marzo 2013. Esposizione dei primi prodotti della Bottega all’interno delle manifestazioni organizzate dal Comune di Amelia- Assessorato alle politiche sociali e di genere in occasione della Giornata delle Donne.

 

23-24 agosto 2013. Amelia Estate 2013: “Mélange” in p.zza Marconi. Incontro-scambio interculturale a cura delle associazioni Forum Donne, Arcobaleno e la Consulta per l’integrazione.

 

Dal 27 al 29 giugno 2013. Terni CESVOL festival “Ci siamo. Giornate del volontariato”

 

6 ottobre 2013. Al Chiostro Boccarini.

Fiera-Mercato dell’artigianato artistico e “Handmade Market” vintage in collaborazione con l’Assessorato Comunale al Commercio di Amelia.

 

2013-2014. Partecipazione al programma di iniziative della Rete interistituzionale“Prendiamoci per mano”. Progetto CreatTivi e Volontari, percorso educativo e sociale. Collaborazione della Bottega delle Donne Tessitrici  con le scuole primarie di Amelia e Fornole. Laboratori tessili e di riciclo per cinque classi delle elementari.

 

26 aprile 2014. Area archeologica di Carsulae.

“Donne che non perdono il filo”. 

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